Una pandemia è la diffusione mondiale di una nuova malattia.
Le pandemie non hanno nulla a che fare con la gravità di una malattia, ma con la sua diffusione geografica. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una pandemia viene dichiarata quando una nuova malattia, per la quale le persone non hanno alcuna immunità, si diffonde nel mondo oltre le previsioni.
Come fa l’OMS a decidere di definire una pandemia?
I casi di viaggiatori che sono stati infettati in un Paese straniero e poi sono tornati nel loro Paese o sono stati infettati da quel viaggiatore, noti come “casi indice”, non contano ai fini della dichiarazione di pandemia. Deve verificarsi una seconda ondata di infezione da una persona all’altra nell’intera comunità.
Una volta dichiarata la pandemia, è più probabile che si verifichi una diffusione a livello di comunità, e i governi e i sistemi sanitari devono assicurarsi di essere preparati a questa eventualità.
Un’epidemia, invece, è un improvviso aumento dei casi di malattia o di malessere che può riguardare esclusivamente un Paese o una comunità.
Quando viene dichiarata una pandemia?
In ultima analisi, l’OMS ha l’ultima parola. Non è necessario stabilire una soglia, come un certo numero di decessi o infezioni o un numero di Paesi colpiti. Ad esempio, il coronavirus della SARS, identificato nel 2003, non è stato dichiarato pandemia dall’OMS, nonostante abbia colpito 26 Paesi. Tuttavia, la sua diffusione è stata contenuta rapidamente e solo alcuni Paesi sono stati colpiti in modo significativo, tra cui Cina, Hong Kong, Taiwan, Singapore e Canada.
Se la dichiarazione di una pandemia scatena il panico globale, può vanificare l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica. Si è scritto molto sul fatto che la dichiarazione dell’H1N1, nota come “influenza suina”, come pandemia nel 2009 abbia causato un panico non necessario, sommergendo i dipartimenti di emergenza e spingendo i governi a sovraccaricare i farmaci antivirali. I sintomi del coronavirus sono generalmente lievi e la maggior parte delle persone guarisce entro sei giorni.
L’OMS ha dichiarato il COVID-19 una pandemia, quali implicazioni avrà questo per il trattamento dell’epidemia e per la nostra preparazione?
L’OMS ha sottolineato che l’uso del termine “pandemia” non implica un cambiamento nel suo approccio. L’OMS esorta i Paesi a “individuare, testare, trattare, isolare, seguire, rintracciare e mobilitare la popolazione”.
Il prof. Nigel McMillan del Menzies Health Institute nel Queensland, Australia, afferma che una dichiarazione di pandemia avverte le autorità sanitarie di prepararsi ad andare oltre i divieti di viaggio.
“Ciò include la preparazione dei nostri ospedali per un grande afflusso di pazienti, la costituzione di scorte di antivirali e l’avviso alla popolazione che, quando arriverà il momento, dovrà pensare a cose come rimanere a casa se è malata, prendere le distanze dalla società, evitare i grandi raduni, ecc”, afferma McMillan.
McLaws sostiene che questa potrebbe essere la parte più difficile per i governi: incoraggiare le persone a cambiare i loro comportamenti, come ad esempio rimandare o cancellare i grandi eventi sociali se sono malati.